Testimonianze

15 giugno 2021

Un uomo saggio disse: "Datemi un bambino da zero a cinque anni e farò di lui un uomo". Ciò significa quanto sia importante l'infanzia nella formazione dell'individuo. Nell'anno in cui sono nato, è scoppiata la seconda guerra mondiale e, tra la guerra e la mia famiglia, ho avuto un'infanzia infelice e molto dolorosa. I miei genitori non si sono sposati, ma sono rimasti uniti dall'odio reciproco. Mia madre mi ha detto che "la mia nascita era stata una vergogna per lei". Con questo spirito di disaffezione, non si è certamente dimostrata all'altezza del compito di un genitore nell'educazione di un figlio. Mio "padre" si è comportato come un "disertore" di fronte a tutte le sue responsabilità, ignorando e negando la mia esistenza e la sua paternità. "IL MIO PICCOLO IO" non si è sentito né amato né protetto. È cresciuto senza autostima e con un vago senso di colpa. La profonda sofferenza del mio PICCOLO IO mi ha sempre fatto sentire molto male. IL MIO PICCOLO IO ha sempre cercato ovunque l'amore che mi è stato negato, soprattutto dalle persone che avrebbero dovuto darmelo.
C'è una soluzione per tutto questo? Forse sì. Ho imparato ad amarmi, a capirmi e a rassicurarmi, in altre parole ho iniziato a crescere la MIA PICCOLA ME.
Racconto questa mia storia di vita per dire GRAZIE alla Madre Guaritrice, che ha avuto l'ispirazione e la sensibilità di materializzare "IL MIO PICCOLO ME". Lo ha fatto attraverso una medaglia da portare sempre con me come segno di amore e protezione contro tutte le avversità che il nostro destino ci ha riservato. Indosso la mia medaglia con orgoglio e infinito amore. Finalmente non mi sento più sola, ora IO e IL MIO PICCOLO ME siamo una cosa sola.

Gianfranco C.